Emorroidi e ragadi anali: cause e rimedi

Pubbliredazionale scritto da Ferdinando Torriero
Emorroidi e ragadi anali: cause e rimedi

Per scoprire tutto sulle cause e i rimedi delle emorroidi e ragadi anali, leggi questo articolo.

Ragadi anali cosa sono

Non tutti hanno ben presente cosa siano le ragadi anali, ma prima o poi, nel corso della vita è molto probabile che ciascuno le sperimenti.
Quando si parla di ragadi anali, si intendono piccole lesioni della mucosa anale, come suggerisce il nome stesso. Solitamente sono molto fastidiose e dolorose ed è frequente che si verifichi anche un sanguinamento, soprattutto nel momento dell’evacuazione di feci dure. Uno dei segnali principali di ragadi anali è la presenza di sangue nella carta igienica; infatti, alcune delle maggiori cause di emorroidi sono la diarrea, la stipsi o un’igiene personale scarsa/assente.
Se le ragadi si presentano nella parte più interna dell’ano, queste possono provocare spasmi involontari che causano la riduzione dell’afflusso di sangue e di conseguenza aumentano la probabilità di cronicizzazione delle ragadi. È importante sottolineare che le ragadi anali e le emorroidi sono due cose diverse e devono essere trattate una con un farmaco vasodilatatore e l’altra con uno vasocostrittore, ma entrambe hanno cause e rimedi simili in generale.

Cause delle ragadi ed emorroidi

Le cause delle ragadi sono varie e a volte contrapposte l’una all’altra. La chiave di tutto è mantenere un equilibrio intestinale che diminuisce automaticamente il rischio che si presentino. Ecco quali sono le cause principali delle ragadi anali:

  • la stipsi: chiamata anche più comunemente stitichezza, è decisamente da evitare per ridurre il pericolo di ragadi anali. Per evitare la stipsi, bisogna agire sia a livello comportamentale sia a livello alimentare;
  • la diarrea: come per la stipsi, per evitare gli episodi diarreici è importante prestare attenzione ad alcuni comportamenti e alla propria alimentazione;
  • lo stress dell’evacuazione: in presenza di condizioni di paura e stress del momento dell’evacuazione si possono assumere farmaci ansiolitici e tentare il training mentale per rilassarsi il più possibile. In alcuni casi, è possibile che la paura di questo momento porti il soggetto a posticipare sempre di più la defecazione, aggravando così la situazione di stipsi;
  • assumere troppi lassativi: esagerare con questo tipo di farmaco può portare alla diarrea, anch’essa causa importante di ragadi anali;
  • colon irritabile: in presenza di colon irritabile, è probabile che ci sia anche una componente di diarrea cronica che, se trascurata, porta alla comparsa di ragadi anali;
  • Igiene personale: se si utilizzano detergenti troppo aggressivi o si trascura l’igiene personale quotidiana, aumenta il rischio di ragadi anali.

Ragadi anali ed emorroidi rimedi

Per evitare che compiano le emorroidi o le ragadi anali, esistono dei rimedi naturali da prendere che possono essere di grande aiuto. Ecco quali sono:

  • lassativi: rendono le feci morbide e scorrevoli, aiutando a ridurre la dilatazione e l’irritazione della zona, oltre che il sanguinamento. Lassativi naturali possono essere i semi di lino, inulina e psillio;
  • antinfiammatori: la malva, altea e piantaggine hanno anche un effetto lassativo e cicatrizzante;
  • immunostimolanti e cicatrizzanti: sostanze come l’aloe vera gel, oli essenziali di lavanda, cipresso e salvia possono essere utilizzate sotto forma di decotto, in crema o in soluzioni tiepide per ridurre l’infiammazione, cicatrizzare le lesioni, combattere i microbi, anestetizzare la zona e stimolare il sistema immunitario. Sono destinati all’uso esterno. Un esempio di composto è Flebomix Proctogel che grazie alla centella asiatica, la vite rossa e il rusco aiuta a prevenire e curare ragadi ed emorroidi.

Oltre ai rimedi naturali sopra elencati, sono consigliati farmaci per curare le ragadi anali per cui potete chiedere consiglio direttamente al vostro medico. Nei casi più gravi, è necessario l’intervento vero e proprio del medico tramite una di queste modalità:

  • la parziale resezione dello sfintere anale interno: si tratta di un intervento abbastanza semplice che prevede una degenza di circa 24 ore. Dal punto di vista statistico, le complicanze non sono molto rilevanti;
  • l’anuloplastica: anche questo è un intervento semplice e si viene dimessi dopo un giorno circa, inoltre è molto raro che si presentino complicanze.

 


POTREBBE ANCHE PIACERTI